HMB per il mantenimento muscolare dello sportivo e dell'anziano
Il β-idrossiβ-metilbutirrato (HMB) è un metabolita dell'amminoacido essenziale leucina e viene sintetizzato nell'organismo. Nelle cellule, una parte di questo amminoacido essenziale dalle più spiccate funzioni anticataboliche viene sottoposto a una reazione di transaminazione tramite un enzima chiamato BCAT. Da questa reazione il prodotto che risulta è il chetoacido (KIC), di cui la maggior parte di esso viene convertita in isovaleril-CoA, mentre solo una piccola percentuale pari circa al 5% viene metabolizzata in HMB. Recenti studi hanno dimostrato che ad esempio l’organismo di un atleta di 70 Kg di peso corporeo riesca a produrre un quantitativo di HMB pari a 200-400 mg giornaliere, variando di conseguenza anche dall’ apporto alimentare di leucina. L’integrazione di HMB apporterebbe un notevole effetto ergonemico, che grazie alle sue proprietà anaboliche e anticataboliche porterebbe migliori risultati sulle prestazioni e con un miglior recupero muscolare alleviando anche i dolori causati dagli allenamenti. L'HMB (β-idrossi-β-metilbutirrato), già impiegato come integratore alimentare nei soggetti che praticano discipline sportive intensive per rinvigorire il tessuto muscolare e favorire il suo trofismo, ha trovato applicazioni cliniche rilevanti nei pazienti a rischio di perdita di massa magra.
Recenti studi dimostrano, infatti, come i suoi effetti anticatabolici nei confronti del tessuto muscolare possano antagonizzare la perdita di massa magra che avviene in condizioni fisiologiche con il progredire dell'età o che si accompagna a diverse situazioni patologiche, contribuendo a migliorare lo stato di benessere e le performance fisiche dei pazienti. È noto infatti che con il progredire dei processi di senescenza, il tessuto muscolare viene sostituito da tessuto adiposo, determinando sarcopenia. Il fenomeno inizia già a partire dalla terza decade d'età, ma diventa più significativo dopo la quarta decade, quando si ha la perdita dell'8% di massa muscolare ogni decennio che intercorre tra i 40 e i 70 anni. Dopo tale età, la perdita aumenta e raggiunge valori del 15% per ogni decennio di vita. La perdita di massa magra può essere accelerata da patologie o da immobilizzazione determinando un aumento della morbilità, un aumento del rischio di andare incontro a infortuni e a traumi, nonché un incremento della mortalità, ma può essere contrastata significativamente dall'uso di HMB.
Un recente studio apparso su Clinical Nutrition ha dimostrato che la supplementazione con una sostanza denominata HMB (beta-idrossi-beta-metilbutirrato) è in grado di preservare la massa muscolare negli anziani allettati evitando una delle più tipiche complicanze di questa popolazione: la sarcopenia. Con questo termine si definisce una sindrome caratterizzata dalla perdita di massa e forza muscolare progressiva e generalizzata, da cui deriva una ridotta performance fisica accompagnata da un aumentato rischio di esiti sfavorevoli come disabilità fisica e ridotta qualità di vita. La sarcopenia è una condizione che può essere generata da molte cause: oltre alla nutrizione inadeguata o al malassorbimento, a fattori endocrini o al fisiologico invecchiamento, uno dei motivi più rilevanti è determinato dall'inattività e dall'immobilità, situazione tipica delle lungodegenze ospedaliere post-traumatiche o dopo interventi ortopedici. Un gruppo di ricercatori guidati da Nicolaas E. P. Deutz, della University of Arkansas for medical sciences, a Little Rock (Usa), ha effettuato un trial randomizzato in doppio cieco a gruppi paralleli in 24 soggetti anziani sani (20 donne, 4 uomini) confinati al riposo a letto per 10 giorni seguiti da un periodo di riabilitazione di 8 settimane. Un gruppo è stato trattato con Hmb (1,5 g bis/die), il gruppo controllo con un placebo in polvere. Al termine del periodo di riposo in letto erano valutabili 19 pazienti: si è rilevata una significativa perdita della massa muscolare magra (Lbm) nel gruppo controllo (2,05 kg). A eccezione di un solo soggetto, il trattamento con Hmb ha invece prevenuto il declino della Lbm durante l'allettamento di (-0,17 kg). Si è così evidenziata una differenza significativa tra i 2 gruppi di trattamento (p=0,02 Anova), come evidenziato da una sottoanalisi (p=0,04 Anova). Clin Nutr;32(5):704-12.
Grazie a tutte le caratteristiche che abbiamo sopra citato, l’HMB è un integratore di primaria importanza nel mondo del Bodybuilding e nel powerlifting, e recentemente viene utilizzato anche negli sport di resistenza come sci di fondo, marcia e gare di triathlon. In campo medico, alcuni studi hanno messo in risalto proprietà ipocolesterolemizzanti ed antiipertensive; inoltre suggeriscono un possibile effetto positivo sul sistema immunitario e sulla guarigione delle ferite, mentre per il già ricordato stimolo sulla sintesi proteica l'HMB potrebbe essere di sostanziale aiuto a persone che hanno problemi di debolezza, senso di prostrazione, rallentamento delle capacità psichiche.
DOSAGGIO E MODALITA’ D’ASSUNZIONE CONSIGLIATI
Per quanto riguarda le modalità d'assunzione è opportuno frazionare l’assunzione in due/tre volte durante la giornata, con un dosaggio più alto nel post allenamento; l’apporto giornaliero varia in base al peso del singolo atleta e per questo si consiglia l’assunzione di almeno 12,5 mg per Kg di peso corporeo per ogni singola assunzione. Inoltre per migliorare ancora le proprietà dell’HMB, è consigliabile l’assunzione sinergica con altri amminoacidi : la creatina, arginina, BCAA e glutammina divisi sempre in più assunzioni giornaliere.
il nostro integratore alimentare a base di HMB è stato oggetto di revisione tecnico-scientifica da parte del Dipartimento di Medicina Clinica dell' Università di Roma "La Sapienza" già nel lontano 2008: